Tre milioni di elettori alle urne il 31 maggio |
Regione Toscana |
Una scheda e due voti alle Regionali: le candidature presentate per la presidenza. I numeri delle urne dal 1970 al 2010. Si vota anche per nove Comuni. Presentazione dei candidati della Lista Toscana Sì a Sinistra e di Passione per la Toscana. Mugnai (Fi): «Finalmente inizia la campagna elettorale col confronto fra dirigismo conservatore e progetto di Toscana migliore»
Così cinque anni fa Da Firenze all'isola di Capraia, la conta degli elettori Alla penultima revisione del 16 aprile (l'ultima sarà quindici giorni prima del voto), la provincia con più elettori è quella fiorentina (772.062 cittadini) e Firenze è il Comune con il maggior numero di iscritti nelle liste elettorali (287.065). Sul podio, uniche altre città con più di centomila elettori, ci sono anche Prato (135.745) e Livorno (136.422). Dopo Firenze, le province con più elettori sono Lucca (344.142), Pisa (333.706), Livorno (283.853), Arezzo (271.793) e Pistoia (235.899). Le province con meno elettori sono invece Siena (210.174), Prato (184.6107), Grosseto (180.178) e Massa-Carrara (174.344). Tra i 280 comuni toscani – sette in meno rispetto a cinque anni fa, per le fusioni che ci sono state – il primato dei meno popolati e con meno elettori va Capraia Isola (380 elettori) in provincia di Livorno, Sassetta (388) sempre a Livorno e Montemignaio (515) in provincia di Arezzo. Una sola scheda ma due voti: uno per il presidente, il secondo per una delle liste. Due voti che possono essere anche disgiunti, come già cinque anni fa. Sulla scheda ci saranno le liste di circoscrizione (una per provincia ma quattro a Firenze) – con l'elenco di tutti i candidati solo da spuntare per indicare l'eventuale doppia preferenza di genere - e a destra i candidati presidenti. Ogni partito deve indicare un candidato presidente, tredici liste di candidati consiglieri (una per circoscrizione) e un'eventuale ma non obbligatorio listino regionale di tre candidati, che saranno i primi ad essere eletti in base ai voti raccolti dal partito. Il voto disgiunto Tornano le preferenze Ballottaggio, una novità Da 23 a 26 seggi allo schieramento vincente Per la decima volta al voto Nei primi quindici anni partecipazione altissima Nel 1990 l'affluenza scende sotto il 90 per cento Le ultime elezioni Sono 7 le candidature presentate ufficialmente per la presidenza della Regione Toscana. Oggi alle 12 scadeva il termine presso la Corte di Appello per la presentazione dei candidati presidenti, mentre i tribunali hanno ricevuto le candidature delle varie liste circoscrizionali. Nelle prossime ore i tribunali e la Corte d'appello faranno le verifiche rese necessarie dal sistema elettorale toscano. Per essere ammessa una lista deve essere presente in almeno 9 circoscrizioni sulle 13 in cui è ripartita la Toscana. Per le ammissioni definitive bisognerà attendere dunque la giornata di domani. Ecco i candidati alla presidenza con le liste presentate: Enrico Rossi, sostenuto dal PD e dalla lista Popolo toscano Claudio Borghi, candidato della Lega Nord e di Fratelli d'Italia Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc Tommaso Fattori, candidato della Lista Sì Toscana a sinistra Stefano Mugnai,candidato di Forza Italia e di LegaToscana-Più Toscana Gabriele Chiurli, sostenuto dalla lista Democrazia Diretta. «Finalmente inizia la campagna elettorale, e entrano a confronto la conservazione dirigista di chi percepisce le istituzioni come emanazione del partito, utilizzandole per generare consenso clientelare come la sinistra ha fatto sinora, e chi da anni, e non a promesse, attraverso un’opposizione concreta, propositiva e senza sconti sta costruendo l’alternativa a questo sistema di potere. E’ il nostro progetto di Toscana: una Toscana migliore, adulta e libera dalla cappa di potere della sinistra». Lo slancio parte dal candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai, che da lunedì sarà in giro per le province della Toscana per presentare le liste dei candidati di Forza Italia nei vari collegi elettorali. «Nel rivolgere i miei auguri di pronta guarigione a Fattori e ai suoi collaboratori rimasti coinvolti pochi giorni fa in un incidente d’auto – prosegue Mugnai – colgo l’occasione per chiarire un concetto, ovvero che il Pd di Renzi e Rossi non somiglia al centrodestra. Capisco l’esigenza di collocarsi al di fuori dell’orbita delle responsabilità per lo stato in cui versa la Toscana, ma la nostra storia politica, soprattutto qui, è inconfondibile con quella della sinistra di cui Fattori fa parte e che ha ininterrottamente governato questa terra bloccandola entro una ragnatela di burocrazie e imbuti che ne hanno progressivamente paralizzato la naturale vocazione alla crescita. Noi siamo qui per spezzarle, queste catene. Il Pd non penso proprio, dato che Rossi è il vecchio volto e Renzi il nuovo ma entrambi continuano a considerare le istituzioni come una emanazione del partito». «Infine – continua – non tanto per necessità politica quanto per gusto di dialettica nel nome di antica amicizia, a Donzelli che parla di polverizzazione del centrodestra ricordo che però è lui, semmai, che si è consegnato alla Lega che qui in Toscana ci viene solo a fare turismo elettorale senza sapere né voler imparare nulla di noi, della nostra terra e dei nostri problemi, e senza avere alcun progetto per la Toscana. Non hanno nemmeno il candidato, di toscano. Poco male, saranno gli elettori a decidere chi è polvere, chi calcinaccio, e chi invece da toscano ha un progetto vero per una Toscana migliore e non più asservita al sistema di potere della sinistra». «Comunque – conclude Mugnai – auguro buona campagna elettorale a tutti, una campagna elettorale che sia utile a dare ai nostri cittadini una regione migliore. E, nel ricordare a me stesso lo ricordo anche agli altri, la responsabilità della qualità della campagna elettorale risiederà tutta sulle nostre spalle». "Il PD di Renzi e Rossi e il centrodestra sono ogni giorno più simili nella loro incapacità di pensare a una prospettiva diversa, sono ogni giorno più uniti nel dire che non c’è alternativa, e che questo è il mondo a cui ci dobbiamo rassegnare, con la cancellazione dei diritti, la privatizzazione dei servizi, la precarietà dilagante, l'arricchimento di pochi e l'impoverimento di tutti gli altri. Noi siamo quelli che dicono: sì, un’alternativa c’è. Esiste una speranza. Esiste un modo diverso di governare la Toscana, l’Italia, l’Europa. Per questo ci uniamo, mettendo al servizio della collettività tutte le nostre idee, le nostre energie, la nostra esperienza. Perché sappiamo che il cambiamento può arrivare solo dall’impegno di ciascuno di noi. Il futuro non è scritto, la Toscana può ancora essere una terra di diritti, uguaglianza e solidarietà. Dipende da noi, dal nostro coraggio di dire “Sì” e iniziare, da oggi, una nuova storia". Questa la dichiarazione del candidato alla Presidenza della Regione Toscana, Tommaso Fattori a poche ore dalla presentazione delle liste presso la Corte d'Appello di Firenze. Ottanta nomi che rispecchiano la parità di genere e vedono la cospicua presenza di giovanissim* in tutti i territori, come Francesco Tozzi 1992, Arezzo; Frida Susy Maria Morganti (1995), Lucca: Mattia Nesti (1992), Pistoia; Maurizio Ribechini (Pisa), 1986. Presentata a Firenze, nel Comitato di Via Amendola 16, la Lista regionale, sulle 13 Circoscrizioni, di “Passione per la Toscana” a sostegno della candidatura a Presidente di Giovanni Lamioni, frutto del patto tra la rete delle Civiche toscane e Area Popolare. “Siamo la prova vivente che si può fare: innovare la politica dal basso, dai territori e dal mondo del lavoro e dell’impresa, unendo le forze della società civile e quelle politiche che con coraggio e intelligenza hanno deciso di costruire un’alternativa sia alla sinistra di potere, sia al ‘perdentismo’ storico del centrodestra toscano”, afferma Lamioni, e continua, “troppe volte le forze tradizionali dell’area politica in cui io stesso mi riconosco, si sono rinchiuse in un’opposizione più a parole che nei fatti, non disturbando mai il manovratore lasciandogli raccontare la favola della Toscana felix, che per i toscani si è rivelata un incubo di tasse, burocrazia, dirigismo e crisi nera”. “Questa di Passione per la Toscana non è un’avventura elettorale ma un vero inizio alternativo per una nuova stagione del centrodestra”, dice Gabriele Toccafondi, coordinatore regionale di NCD, e continua: “dobbiamo ringraziare Giovanni Lamioni per il suo coraggio di lanciarsi, insieme a tante realtà civiche, in questa sfida che è anche la nostra e non solo in Toscana”. Presenti tanti leader civici, da Roberti Cenni a Ugo De Carlo e Alessio Alterini, insieme ai candidati nelle 13 circoscrizioni, che hanno sottolineato la novità della proposta e la necessità di continuarne l’esperienza anche oltre il 31 maggio. “Ieri, primo maggio festa del lavoro, si è aperta EXPO a Milano e sono contento che sia stato così, perché e proprio il lavoro il vero protagonista anche dell’esposizione universale e non potrebbe essere altrimenti. A Milano è esposta la Toscana che può appassionare il mondo, noi oggi partiamo per ricostruire la Toscana che deve riappassionare i toscani!” ha concluso Giovanni Lamioni. Redazione Nove da Firenze Fonte: http://www.nove.firenze.it/tre-milioni-di-elettori-alle-urne-il-31-maggio.htm Visita il sito: www.rivista.lagazzettaonline.info |