VOGLIA DI SICUREZZA. E DI LEGITTIMA DIFESA SENZA FINIRE IN GALERA… Stampa
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Notizie - Cronache
Mercoledì 10 Giugno 2015 22:33
   Specchio dei tempi. E dell’abbinata ordinamento giuridico e potere legislativo che preferisce accanirsi su chi si difende dall’assalto criminale armato in casa propria piuttosto che prevenire, circoscrivere e reprimere, semplicemente facendo rispettare leggi che distinguono nettamente tra aggressore e vittima.
   Così, infiammati da una cronaca giudiziaria talvolta sbilanciata, con travisato buonismo, a favore della delinquenza imperante (“meglio” se straniera), i cittadini in possesso di un’arma legalmente detenuta si sentono sempre più degli spietati bounty killer in perfida attesa dell’occasione propizia rispetto alle “educande” che s’intrufolano (non invitate) in ambiti privati per danneggiare, malmenare e rubare, magari a mano armata.
   Per questo anche un’armeria di Ca’ di David (frazione di Verona) invita alla “raccolta di firme per la difesa dei diritti dei cittadini legali detentori di armi”: soprattutto perché non vengano mescolate le carte in tavola, disponendo come “indagato per atto dovuto” chi protegge se stesso ed i propri cari dall’assalto di malviventi agevolato dalla carenza (se non assenza) dello Stato.
   Sed lex dura lex, certo, ma non solo per chi, minacciato nella privacy, sia stato purtroppo costretto a reagire maledettamente sparando… Con tutti i drammi umani e giudiziari susseguenti…
Claudio Beccalossi

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 10 Giugno 2015 22:40