Da Renzi un siluro ad Alfano Stampa
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Notizie - Politica
Mercoledì 31 Maggio 2017 15:21

"Ministro di tutto e non prende il 5%"

A Porta a Porta il segretario Pd prende di mira Alfano: "Ministro di tutto non prende il 5% e vuole mettere veti?"

Raffaello Binelli – ilgiornale.it





Ormai volano gli stracci in seno alla maggioranza. Il regolamento di conti è iniziato, e Matteo Renzi non si trattiene più.

Nel salotto di Porta a Porta il segretario del Pd prende di mira Alfano. "Se sei stato cinque anni al governo, hai fatto il ministro di tutto e non prendi il 5% non è che possiamo fermare tutto". E ancora: "Se io avessi voluto sarei rimasto a palazzo Chigi. Lui mi diceva di restare. Ho impressione che sia più la paura loro di non tornarci. Non è accettabile nel 2017 il veto dei piccoli partiti".

Sull'accordo per la riforma elettorale il segretario del Pd osserva che il proporzionale con sbarramento al 5% "per me è un passo indietro, abbiamo dovuto farlo ma non era la nostra scelta prioritaria. Però - aggiunge - c’è anche un fatto di responsabilità. Se non avessimo colto questa occasione non saremmo stati seri nei confronti dell’Italia".

E sulla possibilità di un accordo con Forza Italia, per un governo di "grossa coalizione", Renzi la prende alla larga: "È evidente che ci può essere la mancanza di una maggioranza, come in Germania. Io spero che gli italiani diano la fiducia al nostro partito, se non sarà così bisognerà vedere i numeri i parlamento". Non esclude a priori un governo allargato ad altre forze non alleate prima del voto. Si limita a dire che si vedrà.

Renzi parla poi del suo partito, ricordando che "nella segreteria per la prima volta non sono entrate le correnti. Le correnti erano già pronte a spartirsi la segreteria e invece noi abbiamo messo persone che non fanno parte di alcuna corrente".

Ma gli italiani quando saranno richiamati alle urne? Si può votare a settembre o ottobre? "Teoricamente sì - dice Renzi - tanto è vero che la Germania vota il 24 settembre e l'Austria l'8 ottobre. Vedo qualcuno che dice, votare è un pericolo, tesi suggestiva".

La puntata inizia con un siparietto

Renzi si cala nel ruolo di "regista" nello studio di Porta a Porta e chiede a Bruno Vespa di rifare la registrazione del lancio della puntata, perché il padrone di casa scivola sul nome del cantautore Umberto Tozzi, ribattezzato Fausto. "Lo hai chiamato Fausto, è da rifare", avverte Renzi il conduttore del talk show. Prima perplesso, Vespa si rende poi conto dello scivolone e abbozza: "Abbiamo in studio un ottimo correttore di bozze".

foto aibac

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 31 Maggio 2017 17:02