Renzi snobba l'astensionismo: "Non è colpa del Jobs act, ora accelerare sull'Italicum" |
Notizie - Politica |
Lunedì 01 Dicembre 2014 17:59 |
Il premier alla direzione Pd: "Il congresso lo faremo nel 2017, nel frattempo cambiamo l’Italia" Chiara Sarra - ilgiornale.it L'astensionismo? Nessun problema. Nonostante in Emilia Romagna non sia andato a votare nemmeno la metà degli elettori, Matteo Renzi minimizza e non vuol sentir parlare di disaffezione nei confronti del governo e delle misure decise a Palazzo Chigi. "I filosofi hanno solo interpretato il mondo, si tratta ora di cambiarlo, diceva Marx. È ora di cambiare", ha detto il premier nel suo intervento alla direzione Pd, chiedendo al partito di votare affinché ci sia un'accelerazione delle riforme: "Io chiedo un voto sulla convinzione di proseguire il disegno delle riforme", ha spiegato Renzi, fregandosene dei sondaggi: "Il Pd deve rivoltare l'Italia come un calzino senza preoccuparsi se possono cambiare i sondaggi.
Il presidente del Consiglio ha poi difeso le misure del suo governo, a partire dal Jobs act: "Ritengo sia la riforma più di sinistra mai fatta nel mercato del lavoro. Non posso escludere che qualcuno non sia andato a votare per il Jobs act, ma dire che per questo c'è stato il crollo in Emilia-Romagna è un esercizio ambiguo".
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