Boris Johnson paragona l'Unione Europa a Hitler: "Sognano di far rivivere l'età dorata dell'Impero romano". Ma avverte: "Ogni volta che ci provano finisce tragicamente"

Sergio Rame  - ilgiornale.it

Polemica in Gran Bretagna per le parole Boris Johnson, uno dei sostenitori della Brexit, che ha paragonato l'Unione Europa al leader nazista Adolf Hitler.

Intervistato dal Sunday Telegraph, l'ex sindaco di Londra ha accusato l'Unione Europea di perseguire un obiettivo simile a quello del Führer nella creazione di un sovrastato europeo.

Lanciandosi in una interpretazione storica con la Germania del Terzo Reich, Johnson ha sostenuto che gli ultimi duemila anni di storia europea sono stati segnati da tentativi di unificare l'Europa sotto un singolo governo per far rivivere "l'età dorata dell'Impero romano". "Napoleone, Hitler, varie persone ci hanno provato, ed è finita tragicamente", ha proseguito il politico conservatore sostenendo che "l'Ue è un tentativo di fare lo stesso con metodi diversi". "L'eterno problema è che manca una sottostante lealtà all'idea di Europa. Non esiste una singola autorità che tutti rispettino o capiscano. Questo crea un grande vuoto democratico", ha affermato Johnson che, invocando lo spirito di Winston Churchill, ha invitato i britannici a essere di nuovo "gli eroi dell'Europa" votando per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea al referendum del 23 giugno. I "disastrosi fallimenti" dell'Unione europea, ha detto ancora l'ex sindaco, hanno provocato tensioni fra gli Stati membri permettendo alla Germania di "rilevare" l'economia italiana e "distruggere" la Grecia.

Le reazioni da parte della campagna "Gran Bretagna più forte in Europa" sono state immediate. "Johnson fa un gioco veramente sporco", ha commentato l'ex ministro laburista Yvette Cooper, secondo il quale l'ex sindaco "non dovrebbe fare giochetti con il periodo più buio e sinistro della storia europea". "Più Johnson usa questo tipo di affermazioni isteriche - ha aggiunto - più dimostra la sua mancanza di giudizio".

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