Mattarella è il nuovo capo dello Stato Stampa
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Notizie - Italia
Sabato 31 Gennaio 2015 09:41

Per alcuni è la figura ideale, per altri è un profilo grigio ma inattaccabile, per altri un uomo di poche parole. Ecco chi è il nuovo capo dello Stato

Nico Di Giuseppe - ilgiornale.it

Sergio Mattarella è il dodicesimo presidente della Repubblica italiana. Alla quarta votazione (la prima con il quorum a quota 505), il siciliano ce l'ha fatta e ha ottenuto 664 voti. Il tutto grazie ai voti di Pd, Sel e Ncd. Forza Italia ha votato scheda bianca, mentre i grillini hanno optato per Imposimato. Per alcuni è la figura ideale, per altri è un profilo grigio ma inattaccabile, per altri un uomo di poche parole.

È durata quasi quattro minuti la standing ovation nell’Aula di Montecitorio dopo che Sergio Mattarella ha raggiunto il quorum per la elezione a presidente della Repubblica. Un vero e proprio boato che è andato avanti per un po'. Tutta l’Aula della Camera in piedi tranne M5S e Lega ad applaudire per l'elezione. Finito il battimani, la presidente Laura Boldrini ha ripreso lo spoglio delle schede.

"Buon lavoro, Presidente Mattarella! Viva l’Italia". Così su twitter il premier Matteo Renzi appena in aula alla Camera è scattato l’applauso per l’elezione di Sergio Mattarella.

Ma chi è il nuovo capo dello Stato? Viene descritto come una persona schiva e riservata. Democristiano di lungo corso, è un politico siciliano nato a Palermo nel 1941, figlio del già ministro Bernardo e fratello di Piersanti, ucciso dalla mafia nel gennaio 1980 mentre ricopriva la carica di presidente della Regione Siciliana. Vedovo, ha tre figli (uno di loro ha fatto politica in Sicilia ed è stato candidato alle primarie per la segreteria regionale nel 2009 appoggiato da Bersani; un altro lavora al ministero della Funzione pubblica ed è capo dell’ufficio legislativo di Marianna Madia).

È stato deputato dal 1983. Nel 2006 ha ricoperto l'incarico di ministro dei rapporti con il Parlamento, ministro della Pubblica istruzione nel sesto governo Andreotti, da cui si dimise nel 1990 a causa dell’approvazione della legge Mammì sulla disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato in Italia e ministro della Difesa. È stato l'artefice della nascita del Partito Popolare italiano negli anni successi a Tangentopoli. Dal 2011, è giudice della Corte costituzionale.

Ha abolito la leva obbligatoria e il suo nome è legato alla legge elettorale, il Mattarellum, adottata dal 1994 al 2001 e poi rimpiazzata dal Porcellum.