La Cgil blinda gli sprechi Rai: "Lo sciopero è necessario". Stampa
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Notizie - Italia
Sabato 07 Giugno 2014 16:55

Nonostante la decisione dell'Usigrai di non partecipare all'agitazione, la Cgil non fa marcia indietro

Luisa De Montis - ilgiornale.it

Nonostante l'Usigrai abbia fatto marcia indietro, la Cgil tira dritto e ribadisce il suo sì allo sciopero dei dipendenti della Rai.


Un attacco, senza se e senza ma, alla decisione del premier Matteo Renzi di sforbiciare le spese del carrozzone di viale Mazzini. "Continuiamo a sostenere che sia necessario lo sciopero della Rai perchè riteniamo che sottrarre 150 milioni di quote del canone che dovrebbero andare alla Rai e la vendita di Raiway rappresentino un’indebolimento di quell’azienda pubblica", attacca Susanna Camusso.

"Pensiamo - ha proseguito il segretario della Cgil -, che quell’azienda ha bisogno di una grande pulizia e di ricondursi a una gestione ordinaria e non della politica. Questo lo si fa abolendo le tante consulenze ai tanti che sono a libro paga della Rai e non lavorano quotidianamente nell’azienda; probabilmente si ottengono anche più risorse di quelle dei tagli sul canone. Lo si fa  - ha sottolineato ancora Camusso - ragionando seriamente su quanto costa alla Rai l’esternalizzazione di tante produzioni che aveva inventato la Rai stessa. Quindi - ha concluso -  crediamo che vada fatto un serio piano industriale e non un processo di indebolimento".