Mercato immobiliare, calano le compravendite, il rapporto del Monte Paschi. |
Scritto da Giuseppe Arno |
Venerdì 01 Giugno 2012 11:10 |
Questi i principali punti della ricerca: Il 2011 non ha confermato i segnali di debole ripresa avvertiti nel 2010. Si è registrata infatti una contrazione del numero di compravendite di immobili residenziali sul mercato domestico del -2,2% su a.p. (equivalenti a circa 14.000 transazioni in meno). Lo stock dei mutui in Italia ha mostrato un trend migliore rispetto all’Europa, con una variazione a/a del +4,4% ed una quota di mercato dell’Italia sul totale dei mutui residenti nell’Area Euro che rimane sostanzialmente invariata al 9,7% (vs 9,5% a dicembre 2010). A marzo 2012 lo stock dei mutui residenti risulta in crescita del 3,0% su a.p. in Italia e dello 0,8% su a.p. nell’Area Euro. Da inizio anno la nuova produzione registra invece un forte crollo con flussi in calo del -52,0% a marzo del 2012 su a.p., peggiorando significativamente la contrazione avvenuta già nel 2011 vs 2010 (-8,8%). La forte contrazione del 2011 è confermata anche dal campione Assofin, dove sono gli “Altri Mutui” (sostituzioni e surroghe) a subire la contrazione maggiore (-24,9% in termini di flussi e -27,9% in termini di numero di contratti). Il tasso variabile sulle nuove erogazioni di mutui alle famiglie, dopo il lieve rialzo registrato nel 2010, riprende ad aumentare raggiungendo il 3,6% a dicembre del 2011, in linea con l’aumento del tasso euribor3M. Il tasso fisso, dopo aver registrato una diminuzione nel 2010, risulta in aumento nel 2011 collocandosi a dicembre intorno al 5,0%. Di conseguenza lo spread fisso–variabile si è ridotto a dicembre 2011 all’1,4% rispetto all’1,8% di dicembre 2010. Nei primi tre mesi del 2012 si assiste ad un aumento del tasso variabile (che raggiunge il 3,9%) e del tasso fisso (5,2%) mentre l’euribor3M si porta allo 0,8%. La stima dell’osservatorio su tassi MPS prevede una politica monetaria estremamente espansiva anche nei prossimi 2 anni. Ciò è confermato dall’ulteriore riduzione dell’ultimo mese dei tassi impliciti sull’Euribor 3M che scontano tassi inferiori all’1% fino a fine 2014. Malgrado ciò l’inflazione continua a rimanere elevata in molti paesi a causa dell’adeguamento di tariffe e prezzi amministrati. Nel corso del 2011, le nuove erogazioni a tasso fisso hanno ricominciato ad aumentare, ma circa il 50% delle erogazioni è ancora stipulata a tasso variabile che, rimane la forma preferita dagli italiani. nove.firenze.it |
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