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Domenica, 28 Aprile 2024
Calderoli: "Calcio partecipi ai sacrifici" PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Arno   
Domenica 06 Giugno 2010 17:59
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Brunetta: in Cdm pensionabilità donne.
Il ministro per la Semplificazione legislativa sulla crisi:"Le società di calcio ridimensionino gli ingaggi dei calciatori ". Ma La Russa: "Calderoli pensi alla Padania". Brunetta sulla parificazione a 65 anni dell'età pensionabile per uomini e donne della pubblica amministrazione: "Prenderemo una decisione e la prederemo velocemente, probabilmente al prossimo consiglio dei ministri".
 

Roma - "Le società di calcio ridimensionino gli ingaggi dei calciatori tenuto conto che i Cip 6 hanno drogato il mercato. Mentre sugli stipendi dei calciatori non possiamo intervenire, sui Cip 6 sì ". Così Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord si rivolge alle società di calcio affinchè "tengano conto della crisi". Il Cip 6 è una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi che stabilisce gli incentivi per l'energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e "assimilate". Tra gli impianti che percepiscono gli incentivi sono previste perciò anche le raffinerie.

Tagli Rai in Cdm "L'emendamento per tagliare gli stipendi in Rai lo porterò in Consiglio dei ministri e ne discuteremo. Preferisco le parole ai fatti". Così Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, a proposito dei tagli in Rai.

La Russa: "Calderoli si occupi di Padania" "Calderoli mi piace molto di più come ministro che come commentatore sportivo, anche perchè la sue conoscenza calcistica si limita alla vittoria della Padania su non so quale squadretta". Ignazio La Russa, al telefono con l'Ansa, commenta così le parole del ministro leghista sugli stipendi dei calciatori della nazionale e dei club. Insomma, ha aggiunto il ministro della Difesa, acceso tifoso interista, "è meglio che Calderoli si occupi della Padania".

Aumento età pensionabile "Prenderemo una decisione e la prederemo velocemente, probabilmente al prossimo consiglio dei ministri". Così il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, sulla parificazione a 65 anni dell'età pensionabile per uomini e donne della pubblica amministrazione, chiesta all'Italia dalla Ue il prima possibile. Il governo ha già previsto tale equiparazione nel 2018, "tra le critiche dell'opposizione e degli pseudointellettuali salottieri della sinistra - ha detto Brunetta ai microfoni di radio Rtl - un anno ogni due, ma l'Europa dice che questo lasso di tempo è troppo lungo. Si tratterà di trovare una giusta mediazione, penso che si troverà una soluzione equilibrata. Non il 2018, non il 2012, probabilmente - ha concluso - un'interessante via di mezzo".

"Manovra spero arrivi a 25 miliardi" L'auspicio del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta riguardo alla manovra economica non è solo quello di mantenere i saldi fissi, "cosa che è stata ripetuta fino alla nausea", ma anzi di migliorare l'entità della manovra stessa, magari portandola a 25 miliardi di euro, anzichè 24,9, "come segnale di serietà". Lo ha detto Brunetta ai microfoni di radio Rtl. "Auspico di rafforzare i saldi, di migliorarli, perchè la bufera non è affatto terminata" ha detto il ministro nel consueto 'Brunetta della domenicà. "Fatti salvi i saldi, lo ha detto il presidente Berlusconi ma su questo il Governo è assolutamente coeso, nessuno può negare - ha proseguito il ministro - che la manovra possa migliorare nel passaggio alle Camere. Anzi io credo che si possa rafforzarla, i mercati ci guardano. Se nel passaggio entra una manovra da 24,9 e ne dovesse uscire una della metà, non solo faremmo una pessima figura come governo e come paese, ma i mercati direbbero che non è una cosa seria e giù con la speculazione. Anzi, mi piacerebbe che da 24,9 si arrivasse a 25 miliardi di euro, come segnale di serietà e di credibilità".

 Il Pdl frena sul condono edilizio "Ciascun parlamentare ha il diritto, di presentare proposte di modifica" alla manovra economica anche se ciò non significa che saranno approvate; e ciò "vale anche per ipotesi di condoni che la sinistra in questa ore sta cavalcando pretestuosamente e che evidentemente non ci saranno". È quanto si legge in una nota del gruppo Pdl al Senato. "Come ha già detto più volte il presidente della commissione Bilancio al Senato, Azzolini - si legge nel comunicato - è prematuro parlare di emendamenti alla manovra economica. Siamo evidentemente in una fase interlocutoria. Stiamo valutando varie ipotesi che il vertice del gruppo Pdl potrà fare proprie e decidere di sostenere con convinzione. Ciò non toglie che ciascun parlamentare abbia il diritto, previsto dal regolamento, di presentare proposte di modifica, che non necessariamente saranno approvate. Questo vale anche per ipotesi di condoni che la sinistra in questa ore sta cavalcando pretestuosamente e che evidentemente non ci saranno". ilgiornale.it
Ultimo aggiornamento Lunedì 07 Giugno 2010 04:17
 

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