La corsa dell'estate è verso il centro |
Notizie - Politica |
Martedì 18 Luglio 2017 11:39 |
l ministro Costa si smarca, il cantiere dei moderati con Tosi e Cesa entro l'estate. Nel 2018 il riavvicinamento a Forza Italia Adalberto Signore - ilgiornale.it È una questione di giorni, massimo due settimane. Poi Enrico Costa si dimetterà da ministro degli Affari regionali, farà un passo di lato rispetto ad Ap e aprirà ufficialmente la corsa al centro. Il cantiere, in verità, è aperto da qualche tempo. Anche se nelle ultime settimane una serie di faccia a faccia ad Arcore ha impresso una decisa accelerazione alla vicenda. Costa - che già lo scorso 4 luglio si era presentato a sorpresa alla cena organizzata da Stefano De Luca per il ventennale della ricostituzione del Pli, di cui il padre Raffaele fu segretario - ha praticamente già deciso di lasciare il governo Gentiloni («sono uno che ama la chiarezza», spiegava ieri a un suo collega centrista). Della partita sarebbero anche il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa e il leader di Fare! Flavio Tosi. In deciso avvicinamento, poi, è dato anche il segretario di Scelta civica Enrico Zanetti. Tutti dovrebbero in qualche modo formalizzare il cambio di marcia prima dell'estate. Già, perché non è tanto sul merito della scelta quanto sul timing che sembra dividersi la galassia moderata che guarda a Berlusconi. Se c'è chi vorrebbe iniziare subito il percorso, c'è anche chi come per esempio l'ex ministro Maurizio Lupi preferisce un approccio più prudente, anche per capire come finirà il tira e molla tra il Cavaliere e Matteo Salvini. Che Forza Italia e Lega siano alleate o in competizione non è infatti un dettaglio, soprattutto al Nord. È per questo, per esempio, che Niccolò Ghedini che di fatto ha preso in mano le redini del partito vede di buon grado un avvicinamento di Tosi, che in Veneto potrebbe drenare consensi proprio al Carroccio (anche se pare che dentro Fare! ci sia qualche insofferenza). Tra quelli che preferiscono prender tempo c'è anche Stefano Parisi che domenica era a Piacenza con Salvini. I rumors del Senato danno come già arruolati in Energie per l'Italia sia Roberto Formigoni che l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, ma la vicinanza con il leader della Lega non sembra aver suscitato grandi entusiasmi in quel di Arcore. Alla finestra, poi, c'è Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e riformisti. I suoi rapporti con Berlusconi non sono idilliaci, ma l'ex ministro al Sud e soprattutto in Puglia si porta dietro un pesante pacchetto di voti e in questi anni è sempre rimasto decisamente all'opposizione dei governi a guida Pd. |
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