Regionali, Renzi ha paura: "Non sono un test su di me" |
Notizie - Italia |
Sabato 30 Maggio 2015 11:17 |
Solo qualche settimana fa era convinto del 7-0. Adesso abbassa i toni della campagna elettorale: "Il voto non è sempre un sondaggio sul gradimento del governo". E si rimette a fare promesse: "Quando avremo finito di fare le riforme, inizieremo la battaglia contro l'austerity" Sergio Rame - ilgiornale.it Al Nazareno non tira una bella aria. Non c'è solo il marchio di "impresentabile" appiccicato addesso a Vincenzo De Luca dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi a impensierire Matteo Renzi.
"Se ogni volta il voto è un sondaggio sul gradimento del governo finisce, ad esempio con le europee, che si mandano in Europa persone che stanno lì solo perché sono più o meno amiche del capo del governo o dell’opposizione". Al Festival Economia di Trento, il premier prova così a fare un passo indietro. Non vuole dare all'appuntamento elettorale di domani troppa importanza. Anzi, cerca proprio di distogliere l'attenzione su quellla che rischia di trasformarsi in una trappola per il centrosinistra. Anche perché, come ha già messo in chiaro Silvio Berlusconi, dovesse finire in un 4-3 per il centrosinistra, a Renzi sarà chiesto un passo indietro. "Faccio un appello, e parlo di europee visto che sono in silenzio elettorale - si affretta a chiarire il premier - abituiamoci a pensare che il voto serve per quello per cui si vota".
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Ultimo aggiornamento Sabato 30 Maggio 2015 11:24 |
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