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Dopo le dimissioni di Federica Mogherini diventata Alto rappresentante della politica estera europea, la guida della Farnesina passa al deputato piddì

Sergio Rame - ilgiornale.it

Se non era stato facile ottenere la nomina di Federica Mogherini a Lady Pesc, non è stato da meno trovare il nome di un successore al ministero degli Esteri.

Dopo un estenunate braccio di ferro con il capo dello Stato Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi ha deciso di proporre il deputato piddì Paolo Gentiloni alla Farnesina.

"L’Italia è un grande Paese, e sugli equilibri globali, sul futuro politico dell’Unione Europea e sullo sviluppo dell’area del Mediterraneo - ha detto Gentiloni al momento del giuramento - il governo Renzi deve contribuire con sua politica ad essere all’altezza di questo Paese".

Romano, classe '54, renziano di ferro, Gentiloni ha un passato come politico nelle fila della Margherita e prima come militante nel Partito di Unità Proletaria per il comunismo. Deputato in parlamento, fa parte della Commissione Esteri ed è presidente della sezione Italia-Stati Uniti dell'Unione Interparlamentare. Laureato in Scienze politiche, vanta i titoli di Nobile di Filottrano, Nobile di Cingoli e Nobile di Macerata. In passato ha lavorato come giornalista dirigendo il mensile La Nuova ecologia, testata legata a Legambiente, movimento ambientalista a cui è stato iscritto. È stato portavoce di Francesco Rutelli negli anni in cui era sindaco di Roma. Responsabile della comunicazione della Margherita e organizzatore delle campagne elettorali dello stesso partito, dopo le consultazioni politiche del 2006 ha confermato il seggio alla Camera e in seguito è stato nominato da Romano Prodi ministro delle Comunicazioni nel secondo governo.

Nel 2007 è stato uno dei 45 membri del comitato promotore nazionale del Partito democratico.

È stato coordinatore della campagna dell'Ulivo per le elezioni politiche del 2001. Eletto in Parlamento dal 2001, è stato presidente della Commissione di Vigilanza Rai (2005-2006) e ministro delle Comunicazioni (2006-2008). Nel 2012, candidato alle primarie del centrosinistra come sindaco di Roma, è arrivato terzo con il 15% dei consensi superato dal capogruppo del Pd all'Europarlamento David Sassoli al 26% e il vincitore Ignazio Marino al 55%. Nel 2014 ha sostenuto la scalata di Renzi al governo. "La mia politica estera - ha concluso il neo ministro - sarà in continuità con il governo precedente".

Davide Faraone e Paola De Micheli, invece, sono stati nominati sottosegretario all'Istruzione e all'Economia. Le due nomine si erano rese necessarie dopo che Roberto Reggi e Giovanni Legnini avevano lasciato l'Istruzione e l'Economia per andare, rispettivamente, al Demanio e al Csm.