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Notizie - Cronache
Giovedì 09 Ottobre 2014 09:19
POSTI VACANTI NELLA CROCE ROSSA.
OCCHIO AL SITO WWW.ICRC.ORG
 
Contratti di lavoro e tirocini retribuiti:
informazioni per diventare interpreti di missioni umanitarie
 
            Con le attualità d’emergenza umanitaria che premono in varie parti del mondo, il ruolo della Croce Rossa Internazionale (o meglio, del Comitato Internazionale della Croce Rossa, CICR, International Committee of the Red Cross, ICRC) non corre rischi d’inattività. Anzi, oggi che il bisogno preme, servono sempre più risorse, ovviamente il più specialistiche possibile.
            Per incrementare le capacità d’intervento basate su numeri adeguati di disponibili, infatti, l’organizzazione cerca personale da inserire, dopo opportuni tirocini e stages, sia nell’organico della sede centrale (ICRC, International Committee of the Red CrossAddress: 19 Avenue de la Paix CH 1202 Geneva – tel. 0041 22 734 60 01 – fax 0041 22 733 20 57) che nelle diverse ubicazioni disseminate nelle nazioni in cui è attiva.
            Il sito ufficiale dell’organismo è eloquente in merito. Digitando www.icrc.org e, poi, cliccando su “who we are” e su “working for the ICRC” (o, all’apertura della pagina tramite Google, direttamente su “working for the ICRC” od ancora scrivendo l’indirizzo completo https://www.icrc.org/eng/who-we-are/jobs/index.jsp), si rilevano i “profili più ricercati” (“most wanted profiles”), cioè medici ed infermiere per carceri ed interpreti, oltre alla lunga lista di “posti vacanti” (“current vacancies”) in molti settori e per il quartier generale di Ginevra.
            Di solito, i contratti di lavoro per l’ICRC sono a tempo determinato e spesso includono un periodo di prova di 3 mesi. Inoltre, la retribuzione garantisce assistenza assicurativa e per le missioni, corsi formativi di specializzazione. Un corso di formazione, appunto, della durata di 3 settimane è contemplato per quanti entrano a far parte dei teams come operativi sul campo per missioni dalla durata superiore ai 6 mesi. In pratica, il Comitato Internazionale della Croce Rossa recluta personale, lo addestra e ne sviluppa le capacità in modo che l’associazione privata di diritto svizzero possa avere a disposizione un consono numero di persone qualificate pronte a supportare ed a condurre le operazioni previste.
       Per i candidati in possesso d’una laurea, l’ICRC mette a disposizione dei tirocini retribuiti a Ginevra di 6-12 mesi, su selezione, con un compenso mensile pari a 3.000 franchi svizzeri (circa 2.475 euro). Per ciascuna posizione aperta le richieste sono differenti secondo le necessità. La partecipazione alle ultime selezioni stabilite per 5 tirocini retribuiti è scaduta il 20 giugno scorso e permetteranno di seguire stages presso la Divisione delle Organizzazioni Multilaterali, Politica ed Azione Umanitaria (MOPHA), sotto la supervisione di consiglieri politici e diplomatici e con l’opportunità di rappresentare l’ICRC in eventi ufficiali. I tirocini attivati inizieranno in 3 diverse date del 2015: 2 dal 5 gennaio, 2 dal 16 marzo e 1 dal 13 aprile. Per prossime opportunità del genere, altre candidature in programma ed invio di curriculum personali bisogna tener d’occhio le pagine specifiche del sito www.icrc.org.
Premio “Nobel” per la Pace nel 1917, l’ICRC è stato fondato a Ginevra, in Svizzera, il 17 febbraio 1863 quale organismo umanitario, indipendente e neutrale che fornisce aiuto a vittime di conflitti e violenza armata. Il 22 agosto 1864 (150 anni fa) dodici Stati membri (Svizzera, Baden, Belgio, Danimarca, Spagna, Portogallo, Francia, Assia, Italia, Paesi Bassi, Prussia e Würrtemberg, mentre gli Stati Uniti la ratificarono il 1º marzo 1882) firmarono, sempre a Ginevra, un trattato volto a sancire l’obbligo di risparmiare e proteggere i soldati feriti, oltre alle persone ed alle attrezzature atte alla loro cura. Si trattava della Prima Convenzione di Ginevra che diede il via ad un dispositivo giuridico di diritto internazionale, conosciuto pure come “diritto di Ginevra, diritto delle vittime di guerra e diritto internazionale umanitario”. Articolato monito, purtroppo troppo spesso tradito anche dagli stessi pionieristici firmatari del nobile impegno nei confronti delle vittime, dirette o di riflesso, degli antagonismi bellici e delle multiformi aggressività e sopraffazioni.

Claudio Beccalossi
 
   
           
 
Ultimo aggiornamento Giovedì 09 Ottobre 2014 09:26
 

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