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Il Cav chiude ad Alfano e mette in riga Fitto PDF Stampa E-mail
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Notizie - Politica
Giovedì 02 Ottobre 2014 20:07

Da parte di Forza Italia ci sarà una netta opposizione su economia, immigrazione e lavoro. Berlusconi: deluso dal Jobs Act per le misure targate Renzi. Poi chiude a Ncd: alleanze solo con Fratelli d'Italia e Lega Nord. E avverte Fitto: ci danneggi

Sergio Rame - ilgiornale.it

Nessun passo indietro sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale. All’ufficio di presidenza di Forza Italia Silvio Berlusconi rivendica con forza il patto del Nazareno e ricorda di aver ottenuto proprio dal partito pieno mandato sul tema a trattare con il premier Matteo Renzi.


"Mi avete dato pieni poteri - ricorda Berlusconi - ho intenzione di rispettare quel patto perché ho dato la mia parola e non ho nessuna intenzione di rimangiarmela". Quindi, Forza Italia va avanti sulle riforme senza ripensamenti. Ma su tutto il resto sarà "opposizione netta".

Riforme costituzionali e Jobs Act
Dopo il dibattito interno sulla linea da tenere nei confronti del governo, Berlusconi chiarisce ancora una volta qual è la posizione del partito nei confronti dell'esecutivo: ovvero, si collabora sulle riforme ma per tutto il resto Forza Italia resta all'opposizione. "Da parte di Forza Italia ci sarà una netta opposizione, in particolare sui temi di economia, immigrazione e lavoro", continua il Cavaliere sottolineando proprio in merito al Jobs Act la delusione per le misure targate Renzi. Agli azzurri scettici e critici, però, l'ex premier ricorda i numeri in parlamento mettendo in guardia dal rischio che il Pd, magari insieme ai Cinque Stelle, faccia riforme che vanno a svantaggio di Forza Italia. "Attenzione a sostenere che non dobbiamo essere della partita riforme - avverte Berlusconi - al Senato siamo al 18% e alla Camera all’11%, se ci sfiliamo le riforme se le fanno da soli, magari in modo che ci penalizzino". Berlusconi si riferisce, in particolar modo, alla legge elettorale. Da qui l'invito al "parlamentino" azzurro a riflettere sui rischi di un’eventuale retromarcia di Forza Italia. Il documento sulla linea politica di Forza Italia letto da Berlusconi durante l’ufficio di presidenza del partito ha ricevuto due soli voti contrari, quelli di Daniele Capezzone e di Raffaele Fitto. "Fitto e Capezzone hanno dichiarato che la posizione di opposizione al governo non è chiara", spiega il presidente dei senatori azzurri Paolo Romani. Che, lasciando Palazzo Grazioli al termine della riunione, ha pure confermato la linea di ferma opposizione alla riforma del mercato del lavoro.
"Sulla modifica dell’articolo 18 non c'è mai stata l’ipotesi del soccorso azzurro - continua - noi siamo all'opposizione".

Primarie e alleanze di coalizione
Per quanto riguarda il "fronte" interno, Berlusconi smentisce i sondaggi che vedono Forza Italia sprofondata al 13% dei consensi. E, nel corso del comitato di presidenza riunito a palazzo Grazioli, assicura che il partito è stabile "sopra il 17%". Alle regionali, come fa sapere Romani, si tenterà "un allineamento con Fratelli d'Italia e Lega Nord". "Preferiamo una coalizione tra forze che sono all'opposizione", afferma il presidente dei senatori azzurri bocciando qualsiasi legame con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, "un partito che attiva una politica del doppio forno" e con il quale "non è possibile andare d’accordo". Lo stesso Berlusconi è convinto che Alfano e i suoi dovessero allearsi con la sinistra, sprofonderebbero allo 0,4%. All'ufficio di presidenza Berlusconi torna, quindi, a bocciare lo strumento della consultazione popolare: "Sono contrario alle primarie". L’unica apertura è nel caso ci sia un'impasse sulla individuazione del candidato. Ma restano intatte le perplessità e le contrarietà del Cavaliere: "Le primarie non vanno bene sempre, avrebbe spiegato perché si possono prestare a manipolazioni". Berlusconi cita come esempi i casi scoppiati proprio all'interno del Pd e della coalizione di centrosinistra, ad esempio per Napoli con De Magistris, per Milano con Pisapia e per Roma con Marino.

Berlusconi mette in riga Fitto
Durante la riunione del comitato di presidenza Berlusconi si scontra verbalmente con Raffaele Fitto che vota contro il documento finale del leader azzurro. "Raffaele io ti voglio bene ma - sbotta il Cavaliere durante l'incontro - con questi tuoi comportamenti tu ci stai danneggiando. Abbiamo fatto un focus da cui risulta che tu ci fai perdere il 3-4% di voti. Le discussioni vanno fatte in privato, basta con queste cose in pubblico". Fitto fa notare a Berlusconi di reagire a provocazioni come l'intervista rilasciata da Maria Rosaria Rossi. "Ce n’è stato un altro che si è comportato così - ribatte il leader di Forza Italia - se continui ti deferisco ai probiviri. Non mi costringere, se vuoi vattene e fatti il tuo partito con i tuoi 300mila voti". "Io resto in Forza Italia", replica Fitto. "E allora smetti di radunare i tuoi senatori e di fare dichiarazioni alle agenzie - insiste Berlusconi - su sciocchezze come le primarie e l’articolo 18".

fonte:  http://www.ilgiornale.it/news/politica/riforme-cav-manterremo-parola-data-sul-resto-sar-opposizione-1056583.html

Ultimo aggiornamento Giovedì 02 Ottobre 2014 20:26
 

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