Di Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato) 24 agosto 2014 15:34 Eurosport
Con la tattica, con il cuore e con la classe tipica dei campioni. Daniel Ricciardo su Red Bull si conferma la grande sorpresa della stagione di Formula 1 2014. Dopo la pausa estiva e il trionfo in Ungheria, il pilota australiano si regala un altro successo strepitoso: il Gran Premio del Belgio è suo e a pesare sono anche i 51 secondi rifilati al compagno di squadra e campione del Mondo in carica Sebastian Vettel, che ha chiuso quinto. Secondo Nico Rosberg (fischiato sul podio belga), sempre più leader del Mondiale (+29 su Hamilton), che si è distinto in una rimonta dopo aver speronato al secondo giro il compagno di squadra Hamilton. Il britannico si è ritirato a cinque giri dal termine e scatenerà grandi polemiche il suo contatto con il collega Mercedes, ennesimo episodio di un rapporto ormai disastrato. Terzo un ottimo Bottas su Williams, che ha avuto la meglio su un grande Kimi Raikkonen, quarto ma alla miglior gara in Ferrari quest’anno. Triste, sconsolato e penalizzato Alonso, settimo a fine gara (perché Magnussen è stato penalizzato di 20 secondi) e mai veramente protagonista a Spa.
PARTENZA FRENETICA, ROSBERG SPERONA HAMILTON – Sfrecciano le due Mercedes al via ed Hamilton riesce a superare Rosberg, passato anche da Vettel. Il tedesco leader del Mondiale si riprende la posizione sul pilota Red Bull e poi, nel tallonare Hamilton, lo tocca dietro: foratura alla posteriore sinistra per il britannico, ala danneggiata per Rosberg. Hamilton è costretto al pit-stop, mentre il compagno di squadra, dopo il contatto, si prende la testa della gara già al secondo giro.
RICCIARDO SCATENATO, ALONSO PENALIZZATO DI 5 SECONDI – Le Red Bull partono bene e con un ottimo passo di gara. Ricciardo passa sia Fernando Alonso che Sebastian Vettel e sale dal quinto giro in seconda posizione. L’australiano, scatenato, infila giri veloci e va ad attaccare Rosberg. Vettel insegue, poi Alonso che viene penalizzato di 5 secondi per aver ritardato la partenza prima del giro di ricognizione (Problema alimentazione della batteria).
ROSBERG SFORTUNATO, GRANDE RAIKKONEN – La gara si infiamma con i pit-stop tra il 12° e il 15° giro. Raikkonen si ferma prima di tutti e la tattica paga. Il finlandese inizia ad infilare giri veloci e dopo la prima sosta di tutti, si ritrova secondo, dietro a Ricciardo leader. Poi Vettel e Rosberg, che viene penalizzato da un detrito di gomma che si incastra sul musetto della sua Mercedes e gli disturba la visuale. Hamilton non ritrova il ritmo e resta nelle retrovie, Alonso paga la penalizzazione e dopo aver passato Perez e Vergne, riparte settimo.
RICCIARDO RESISTE, ROSBERG SI RIPRENDE E SPINGE – Mentre Hamilton smette di spingere e si accontenta di rimanere tra le sedicesima e la quindicesima posizione, il compagno di squadra Mercedes cambia la gomme, toglie il detrito e comincia ad aumentare i ritmi. Ricciardo resta leader e aspetta a fare il pit-stop (si ferma al 28° giro sui 44 previsti), seguito da Bottas. Raikkonen resta dietro a Rosberg, con Vettel alle spalle. Dopo il pit-stop del finlandese della Williams, si definisce la lotta al podio: a 14 giri dalla fine guida Ricciardo su Rosberg, poi Raikkonen, Vettel, Bottas. Alonso, invece, resta invischiato tra Magnussen e Button, lontano dai primi cinque.
GRAN FINALE: ROSBERG CI PROVA, MA TRIONFA RICCIARDO. BOTTAS A PODIO – Il concitato finale si surriscalda dal giro numero 35. Nico Rosberg si ferma ancora e prova con gomme nuove l’incredibile rimonta finale. Ricciardo, però, resta davanti fino alla fine, gestendo le gomme con sapienza, e nonostante il tedesco della Mercedes recuperi 20 secondi all’australiano, si deve accontentare della seconda piazza. Hamilton, furibondo, si ritira a cinque giri dal termine, probabilmente per risparmiare la power-unit in vista del prossimo Gp. Raikkonen, coriaceo, prova a resistere con le gomme usurate su un grande Bottas, ma a 4 giri dal termine deve cedere. Trionfa Ricciardo, Rosberg conquista punti preziosissimi nella corsa al titolo Mondiale e Bottas chiude terzo. Le Ferrari chiudono quarta (Raikkonen) e settima, con Alonso passato nel finale dalle McLaren e da Vettel.
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L’ORDINE D’ARRIVO: Ricciardo, Rosberg, Bottas, Raikkonen, Vettel, Button, Alonso, Perez, Kvyat, Hulkenberg, Vergne, Magnussen (penalizzato 20 secondi), Massa, Sutil, Gutierrez, Ericsson, Chilton, Bianchi (rit), Hamilton (rit), Grosjean (rit), Lotterer (rit), Maldonado (rit)
CLASSIFICA PILOTI: 1 ROS 220; 2 HAM 191; 3 RIC 156; 4 ALO 121; 5 BOT 110; 6 VET 98;
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