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Notizie - Colonnisti
Domenica 20 Luglio 2014 20:04

Prandelli CT Confusione Totale

 Voltare pagina e' un obbligo, ma le pagine della storia sono tremendamente crudeli a ricordare una disfatta annunciata. Complicata e all'insegna della confusione totale la gestazione della rosa da portare al mondiale da parte del commissario tecnico Cesare Prandelli. Ha scelto per il mondiale non i migliori ma una rosa largamente inadeguata per una competizione che richiede esperienza, forza, stato di forma, personalità .
La prelista dei 30 ha scatenato fibrillazioni e partorito 23 disomogenei. Da quando esiste il calcio nel momento della disperazione, cross al centro a cercare una testa, si gioca a schemi saltati. Impossibile per questa italia che ha lasciato a casa Toni, peraltro protagonista di una esaltante stagione col Verona e con esperienze in Germania, nella fase più carica di forza della carriera, mentre e' stato un gravissimo errore scegliere 3 trequartisti. Se proprio era utile averne uno per fascia, giusto portare in base alla stagione Insigne e Cerci, ma Cassano - abbondantemente inadeguato nello stare in gruppo - non aveva senso. E purtroppo tutto confermato. L'aver dato in pasto alla squadra Balotelli poi e' stato il punto di affondamento di un CT da dimenticare,
 
 

 Mundial, la FIFA e la FIGC

 
I vecchi cronisti ricordano ancora il rapporto che aveva l'indimenticabile Artemio Franchi col cosiddetto Palazzo. Lui c'era, era capomastro. L'ultimo presidente federale capace di avere un potere contrattuale con FIFA e UEFA e' stato Antonio Matarrese, che ebbe la sfortuna di perdere il mondisle americano del 94 ai rigori. Quella fu una spedizione sfortunata non fortunata, come pure ironizzava Gene Gnocchi che scriveva del cul de sac, riferendosi al l'ottimo CT Arrigo Sacchi, Nizzola e Abete e neppure Carraro in mezzo hanno inciso né con Havelange né col suo delfino Blatter,né con Johannsson prima e Platini ora, tutt'altro. L'aver deciso coi suoi due membri votanti che uno avrebbe votato per Johannsson e un altro per Platini in occasione della battaglia per la presidenza Uefa ha fatto si che il novarese Platini la giurasse all'Italia, che ha sempre pagato perdendo regolarmente le battaglie per le candidature all'organizzazione degli europei per esempio e non solo. Una Caporetto poi la composizione dei gironi per il mondiale, dove la Francia portata con gol irregolari come per la precedente edizione, ha avuto in dono un girone morbido e non il nostro con 3 campioni del mondo e il viaggio lungo il Brasile da Rio a Manaus passando per Recite e Natal. L'arbitraggio contro l'Uruguay e' stata la conferma di una inconsistenza palese. Le dimissioni di Abete sono state inevitabili. Vedremo se il nuovo presidente federale avrà fermezza e chiarezza di idee.
 
 

Mundial 2018 ecco la Russia

Zar Putin spacca il capello

 
La storia dello sport e' da sempre legata a filo doppio agli accadimenti politici. Del resto, le olimpiadi sono state spesso ostaggio dei piani anche non equilibrati di capi di stato e vittima di boicottaggi che hanno addolorato quanti credono nei valori più alti. In un mondo nuovo, si riaffaccia anche col mondiale di calcio prossima edizione una vecchia conoscenza: la grande madre Russia. Putin com' è  stato per le olimpiadi invernali di Sochi vorrà mostrare al mondo una nazione sterminata ed efficiente, capace di manifestare compattezza e ricchezza, ordine e qualità . Da qui al 2018 altre vicende politiche segneranno la crescita della Russia, la difesa dei suoi spazi, magari la volontà di nazioni staccatesi dalla vecchia URSS di tornare all'ovile perchè la crisi morde e c'è chi pensa che si stava meglio quando si stava peggio.
I russi amano l'Italia e gli italiani e un ruolo di ambasciatore ce l'ha Fabio Capello escluso dal mondiale brasiliano al primo turno, incapace di far vedere una invincibile armata e condannato da errori del portiere, ma furbo nel prendersela con gli arbitri come a dire: la prossima volta giocheremo in casa, basta soprusi. Chiaro il riferimento agli appoggi innegabili al Brasile di Felipão Scolari nel suo mondiale. Che però come le bugie hanno gambe corte.il Brasile e' uscito nella maniera più sorprendente e vergognosa dalla lotta per il titolo ed e' stato impossibile sorreggerne le ambizioni.
 
 

Mundial brasiliano e ricchezza dei paesi

In archivio il mondiale brasiliano ci regala immagini di un paese meraviglioso e di un popolo che a dispetto degli esperti che hanno parlato del Brasile senza aver messo mai piede nel paese verdeoro, da Manaus a Curitiba, ha confermato che due cose non vanno disturbate: il carnevale e il pallone. E' stato un mondisle faticoso per trasferimenti aerei e clima ma chi c'è stato ha raccontato di voglia di vivere, allegria, desiderio di fratellanza, i giornalisti al seguito della manifestazione hanno pur nella fretta dei trasferimenti e nello stress degli aeroporti ingolfati, ammirato la natura che circonda Manaus, cuore dell'Amazzonia, e le spiagge di Natal e Recife. La bellezza del Minas, ma anche tutte le altre sedi come la laboriosità di San Paolo, e ovviamente la città meravigliosa Rio de Janeiro, che avrà la possibilità se possibile di diventare ancora più bella e magnetica ospitando le olimpiadi del 2016. I lavori seppur in ritardo proseguono, e la commissione del comitato olimpico internazionale e' sicura che sarà tutto a posto da Barra da Tjiuca dove sarà il villaggio e la gran parte degli eventi, alla zona di Pier mauá, il porto commerciale, oggi ancora in pieno caos, dove avrà sede il CIO. E sarà una olimpiade indimenticabile come il mondiale.
 
Gianfranco Coppoola
Membro del comitato esecutivo di Aips Europe

Ultimo aggiornamento Venerdì 23 Gennaio 2015 17:40
 

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