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Notizie - Religione
Domenica 20 Luglio 2014 09:42

Il Papa: "Vicino ai cristiani perseguitati di Mosul, spogliati di tutto e cacciati dalle loro case"
Dopo l'Angelus Papa Francesco prega per i cristiani in fuga da Mosul (Iraq). E su Gaza e Ucraina: "Basta violenza"

Raffaello Binelli - ilgiornale.it

Dalla finestra che si affaccia in Piazza San Pietro Papa Francesco, nel suo discorso ai fedeli dopo l'Angelus, ricorda la tragedia dei cristiani perseguitati in Medio Oriente.


Il pontefice segue "con preoccupazione le notizie che giungono dalle comunità cristiane a Mosul, in Iraq, e in altre parti del Medio Oriente". Il Pontefice ricorda che in Iraq e in tutto il Medio Oriente le comunità cristiane "sin dall’inizio del cristianesimo hanno vissuto con i loro concittadini offrendo un significativo contributo al bene della società". Ma tutto questo evidentemente non conta a nulla per gli estremisti islamici che si sono messi in testa di fare pulizia etnica in nome di Allah. "Oggi le comunità cristiane sono perseguitate", sottolinea con dolore il Papa. "I nostri fratelli - prosegue - sono perseguitati, cacciati via, devono lasciare le loro case senza poter portare niente. Assicuro a queste famiglie e a queste persone la mia vicinanza e la mia costante preghiera".

"Carissimi fratelli e sorelle so quanto soffrite, siete spogliati di tutto, sono con voi nella fede in colui che ha vinto il male. Vi invito - ha poi ripreso Francesco rivolto ai fedeli di piazza San Pietro e a quanti seguivano il suo intervento in tv - a ricordarli nella preghiera".

Il Papa esorta "a perseverare nella preghiera per le situazioni di tensione e di conflitto", in particolare "in Medio Oriente e in Ucraina. Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace". "Preghiamo in silenzio chiedendo la pace. Tutti in silenzio", ha detto il Pontefice ai fedeli, e tutti sono rimasti in rigoroso silenzio per alcuni istanti di preghiera.

Ancora una volta il Papa ha ricordato il diavolo. "Tra quelle presenti nel Vangelo di oggi, ce n'è una piuttosto complessa, di cui Gesù fornisce ai discepoli la spiegazione: è quella del buon grano e della zizzania, che affronta il problema del male nel mondo e mette in risalto la pazienza di Dio. Anzitutto - spiega il Papa - dice che il male che c'è nel mondo non proviene da Dio, ma dal suo nemico, il maligno. Questo nemico è astuto: ha seminato il male in mezzo al bene, così che è impossibile a noi uomini separarli nettamente; ma Dio, alla fine, potrà farlo".
 

 

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