Letta diventa il fantasma della Camera |
Notizie - Politica |
Domenica 20 Luglio 2014 09:29 |
Secondo Openpolis, sito che monitora le attività dei politici, dopo le dimissioni da Palazzo Chigi Letta è passato dal 13% al 99% di assenze. A Roma non vuol tornare ma in Europa sulla sua strada c'è la MogheriniPaolo Bracalini - ilgiornale.itSe l'onorevole Enrico Letta siederà su una superpoltrona a Bruxelles, alla Camera se ne accorgeranno in pochi. Se da premier era assente giustificato, in «missione» come tutti gli onorevoli con incarichi di governo, dopo le Idi di Renzi e il ribaltone lampo a Palazzo Chigi, a febbraio, Letta è assente e basta.
Magari non proprio tutte le settimane, e neppure a maggio, quando il tasso di assenze è del 53,27%, ancora tra i più alti del gruppo Pd alla Camera. Mentre a giugno sale un po': 55,31% di assenze. Letta non si vede anche in votazioni importanti. Assente nel voto sul Decreto Cultura, assente sul Divorzio Breve, assente sul Jobs Act, assente sul Salva Roma, assente sull'Italicum, e via. Interventi in aula? L'ultimo è sulla fiducia al governo. Ma la fiducia al governo Letta, a dicembre dell'anno scorso... È chiaro che Letta guarda altrove, lontano da Roma, all'Europa, a Bruxelles. Che respinge la Mogherini (che Renzi spinge con la tecnica del «promuovere per rimuovere») e invece vorrebbe proprio Letta, uno di loro. Non è un mistero, e anzi i vertici Ue hanno fatto capire di essere pronti a votarlo anche per lo scranno più alto, presidente del Consiglio Europeo. «Tutti sapevano da settimane che Enrico Letta avrebbe avuto buone possibilità se Renzi lo avesse proposto ma Renzi non lo ha voluto proporre e non è stato proposto» rivela l'europarlamentare Elmar Brok (Cdu), consigliere della Merkel. E lo stesso Herman Van Rompuy, attuale presidente del Consiglio europeo, ha proposto all'Italia la presidenza per Letta, nome su cui nel vertice dei leader del Ppe e tra i Paesi membri era emerso forte consenso. Lo vorrebbe pure il forzista Tajani, vicepresidente del Parlamento europeo: «Per quel ruolo serve una lunga esperienza internazionale e conoscenza delle persone. Niente contro la Mogherini, ma un ex premier sarebbe meglio». Tutti lo chiamano, ma Renzi non vuole, e dunque Letta resta a metà strada. Candidato non voluto a Bruxelles, deputato invisibile a Roma.
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