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Altro che bonus di 80 euro, la Tasi ne costa in media 231. PDF Stampa E-mail
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Notizie - Italia
Sabato 14 Giugno 2014 10:12

Lunedì scadono i termini per pagare la Tasi. Per un italiano su due il conto sarà più salato: con l'aliquota al 2,5 per mille la media nazionale a 231 euro. L'imposta estesa a 5 milioni di famiglie in più. Le associazioni di consumatori: "Rischia effetto devastante"

Sergio Rame - ilgiornale.it

Lunedì, la dead line. C'è davvero da avere paura. Perché, aldilà delle rassicurazioni del governo, la Tasi sarà un incubo ben più drammatico di quello che già non fu l'Imu voluta dall'ex premier Mario Monti.


Un coccolone per chi, incassato il bonus di 80 euro in busta paga, adesso deve far fronte a una serie di rincari e nuovi balzelli che non lasciano fiato. Secondo uno scrupoloso studio del servizio politiche territoriali della Uil, che ha incrociato oltre 75mila combinazioni diverse, per il 52,8% delle famiglie italiane la Tasi sarà più pesante dell'Imu.

Una famiglia su due pagherà di più. Ma quanto salata? Per Adusbef e Federconsumatori si tratterà addirittura di una vera e propria stangata generalizzata. "Le detrazioni, laddove applicate, sono inferiori a quelle che si pagavano precedentemente con l’Imu", fanno notare le associazioni di consumatori sottolineando che la nuova imposta sugli immobili "si attesterà nella media nazionale a 231 euro qualora sia fissata al 2,5 per mille". Ma quel che è peggio è che la Tasi dovrà essere pagata anche da 5 milioni di famiglie che prima, grazie alle detrazioni sulla prima casa e alle basse rendite catastali, non pagavano affatto l'Imu. Di queste, infatti, la metà che beneficerà di una minima detrazione passerà dal non pagare affatto a una media di 118 euro. L'altra metà senza detrazione arriverà addirittura a sborsare 183 euro. "Una condotta scandalosa e inaccettabile quella delle amministrazioni comunali, che non sono state in grado di tutelare le fasce più deboli della popolazione definendo detrazioni adeguate", affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Secondo i dati pubblicati dalle associazioni dei consumatori, l'impatto della nuova imposta voluta dall'ex premier Enrico Letta rischia di essere devastante. Soprattutto per i nuclei famigliari più in difficoltà.

Da qui l'appello al governo Renzi a intervenire per rimettere mano alle detrazioni. Mentre Renzi va in giro per l'Italia a vantarsi di aver dato un bonus di 80 euro alle famiglie in difficoltà, quelle stesse famiglie lunedì dovranno sborsare in media 231 euro per far fronte alla nuova imposta. Una stangata fiscale che va a sommarsi alla pioggia di tasse, balzelli e bollette che, come un imbuto soffocante, vanno in scadenza tra giugno e luglio.
 

 

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