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La preview del mondiale 2014 della classe di mezzo. Trono vacante dopo l’uscita di scena di Pol Espargaro, approdato in MotoGp. Tanti i pretendenti al titolo anche se la squadra più ambiziosa è certamente quella di Marc Vds che schiera Rabat e Kallio. L’Italia punta su Corsi, Pasini, De Angelis e sugli esordienti Baldassarri e Morbidelli.
Scritto da Stefano DOLCI (twitter @stefano_dolci) | Eurosport –

La classe di mezzo cerca un padrone. Con Pol Espargaro, campione del mondo 2013, volato via insieme al suo più agguerrito sfidante Scott Redding in MotoGP si prevede un mondiale di Moto2 quanto mai incerto e con diversi piloti che possono ambire all’iride. I test invernali ci hanno detto che la Suter ha limitato notevolmente il suo gap sulla Kalex e che ci attendono gare serrate con tanti protagonisti in bagarre per le posizioni che contano e sorprese a non finire.

SQUADRA DA BATTERE - Difficile trovare un favorito anche se la squadra potenzialmente meglio assortita e più ambiziosa sembra essere quella allestita dal belga Marc VDS che potrà contare sullo spagnolo Tito Rabat, terzo in classifica generale lo scorso anno e capace di vincere 3 gran premi e collezionare 7 podi, e sul veterano Mika Kallio, reduce dal quarto posto nel mondiale nel 2013 e da quattro podi. Il 24enne iberico e il 31enne finlandese con le loro Kalex sono stati costantemente nelle prime 3 posizioni durante tutti i test e partono decisamente con l’obiettivo di primeggiare già a Losail dove entrambi non hanno mai centrato la vittoria.

Gli sfidanti però non mancano a cominciare dal giapponese Takaaki Nakagami (più veloce in pista sette giorni a Jerez con la sua Kalex) e dallo svizzero Thomas Luthi (Interwetten Suter), che conosce a menadito la categoria e che è apparso rinato nei test invernali e motivato a far dimenticare un 2013 sottotono chiuso con zero successi e 5 terzi posti. Occhio anche a Nico Terol (Aspar Suter), ex campione del mondo 125 nel 2011 e che lo scorso anno ha chiuso alla grande l’annata centrando due vittorie negli ultimi cinque gran premi. Se limiterà gli errori e soprattutto i piazzamenti fuori dalla top 10 puntare al titolo è possibile.

E GLI ITALIANI? – Da italiani e da ottimisti ci auguriamo che fra gli outsider alla lotta per le posizioni che contano ci possa essere anche una o due dei nostri 5 rappresentanti: Simone Corsi, Alex De Angelis, Mattia Pasini e i debuttanti Franco Morbidelli e Lorenzo Baldassarri. Da quanto visto in inverno colui che alla vigilia della prima gara è messo meglio è De Angelis, che è approdato al team Tusca Racing e nei test ha fatto vedere cose interessanti in sella alla sua Suter. Il sammarinese è un’assoluta garanzia per la categoria e ha il talento per togliersi tante soddisfazioni e rompere le uova nel paniere agli avversari. Più problematico invece l’inverno del team Forward che schiera Corsi e Pasini che hanno dovuto saltare la prima tre giorni di prove a Valencia e nei sei giorni a disposizione ha mostrato di dover ancora lavorare: i due però hanno certamente la possibilità di dire la loro nel corso dell’annata specie su alcuni tracciati.

Curiosità, infine, per vedere l’esordio di Baldassarri e Morbidelli. Il primo, dopo un’interlocutoria stagione in 125 con il team Gresini, ha fatto vedere cose molto interessanti in sella alla sua Suter Gresini e nell’ultimo test ha addirittura chiuso col settimo crono a quattro decimi dai migliori. Niente male per un novellino della categoria. Grande potenziale ce l’ha anche Morbidelli, campione europeo Superstock 600, in carica che fa parte della VR46 Academy creata da Valentino Rossi per aiutare i giovani talenti italiani delle due ruote a motore e che gareggerà in sella alla Kalex del team Italtrans.