Riforma elettorale, c'è l'ok di Berlusconi: Italicum solo alla Camera. |
Notizie - Politica |
Martedì 04 Marzo 2014 20:07 |
Dopo il vertice di Palazzo Grazioli il Cavaliere ribadisce piena collaborazione sulla legge elettorale e una chiara opposizione sui temi economici e sociali, "a partire dalla necessaria riduzione della pressione fiscale e del peso dello Stato, ci rende naturalmente alternativi alla sinistra". L'esame del testo slitta a domattina, venerdì il voto. Raffaello Binelli - ilgiornale.it Il dado è tratto: Berlusconi conferma di voler andare avanti rispetto all'accordo sulle riforme raggiunto alcune settimane fa con il leader del Pd, Matteo Renzi.
In una nota il Cavaliere spiega: "Prendiamo atto con grave disappunto della difficoltà del Presidente del Consiglio di garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi pubblicamente realizzati. Come ulteriore atto di collaborazione, nell'interesse del Paese, Forza Italia è pronta a un percorso riformatore verso un limpido bipolarismo e un ammodernamento dell'assetto istituzionale, manifestiamo la nostra disponibilità ad una soluzione ragionevole che, nel disegnare la nuova legge elettorale, ne limiti l'efficacia alla sola Camera dei Deputati, accettando lo spirito dell'emendamento 2.3". In pratica Berlusconi dice sì alla bozza di riforma che prevede l'Italicum solo per la Camera. "Ribadiamo piena collaborazione su questo piano (riforma elettorale, ndr) e una chiara opposizione sui temi economici e sociali, a partire dalla necessaria riduzione della pressione fiscale e del peso dello Stato, ci rende naturalmente alternativi alla sinistra". Stamani Renzi aveva parlato con ottimismo della riforma, dicendo che è irreversibile: "Ce la facciamo, la portiamo a casa. E sarà una vera rivoluzione". Lo aveva scritto su Twitter rispondendo ad una domanda postagli dal direttore di Vanity Fair in merito alla frenata di Forza Italia sull’Italicum legato alla riforma del Senato. Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi, dalle colonne di Repubblica lo aveva messo in guardia: "Renzi deve stare attento. Sta dilapidando nel giro di poche settimane l’enorme credito che aveva acquisito nei confronti del Paese, dei suoi elettori e delle altre forze politiche. Noi ci siamo fidati di lui. Se saltasse l’accordo, allora tutto tornerebbe in discussione e anche la nostra linea muterebbe repentinamente". Intanto aMontecitorio va avanti l'iter dell'Italiacum. L'esame del testo è slittato a domani mattina, come chiesto dal presidente della commissione Affari costituzionali Francesco Paolo Sisto. Tanti gli emendamenti presentati, anche se il Partito democratico ha annunciato di voler mantenere solo quello riguardante la parità di genere tra uomo e donna e di voler ritirare gli altri. Il sì dovrebbe comunque arrivare entro venerdì.
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