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Mercoledì, 03 Luglio 2024
Isteria russofoba ucraina per i manifesti “La Russia NON è il mio nemico” PDF Stampa E-mail
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Notizie - Fatti
Giovedì 27 Giugno 2024 00:41

   Verona - Continuano a scatenare sterili polemiche in ambiti non solo locali (innescati soprattutto da esacerbati nazionalisti ucraini infilatisi in organismi socio-politici locali, tipo +Europa Verona, che hanno subito lanciato accuse di “finto pacifismo”) gli oltre duecento manifesti fatti affiggere in giro per Verona e dintorni, dal 17 giugno scorso, per iniziativa dell’Associazione culturale Veneto Russia, di Verona per la Libertà e del Sindacato Libero con la scritta a caratteri cubitali “La Russia NON è il mio nemico!”. E con, sotto, due mani che si stringono, una con i colori della bandiera italiana e l’altra con quelli del vessillo russo.

 

   «Un segno d’amicizia ad una nazione e ad un popolo - hanno sottolineato alcuni referenti dell’iniziativa - e nel rifiuto dell’intromissione occidentale guerrafondaia antirussa e russofoba che appoggia incondizionatamente un negatore di compromessi e trattative di pace come il presidente ucraino (dal mandato scaduto), Volodymyr Zelens’kyj e che boccia sul nascere qualsiasi proposta proveniente dal leader del Cremlino, Vladimir Putin».  

 

   Il 19 giugno, a loro volta, sono apparsi a Donetsk (traslitterazione anglosassone di Doneck in russo, Donec’k in ucraino, nell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk annessa de facto alla Federazione Russa il 30 settembre 2022) altri cartelloni similari, nelle lingue russa ed italiana: “Il popolo italiano NON è mio nemico!”.  

   A diffondere la circostanza è stato il reporter indipendente Vittorio Nicola Rangeloni che, tramite il suo canale RangeloniNews su Telegram, divulga “notizie, storie e verità che nessuno racconta”, con informazioni raccolte in presa diretta, con notevoli rischi personali, dal 2015 nel Donbass.

   Nato nel 1991 da madre russa e padre italiano a Bellano (Lecco) per poi spostarsi a Barzio, sempre in provincia di Lecco, da sempre ha parlato anche la lingua materna. Vive a Donetsk con la moglie del posto ed il figlio avuto insieme. E, dopo quella della Repubblica Popolare di Donetsk, ha ora acquisito la cittadinanza russa.

 

Claudio Beccalossi






Manifesti d´amicizia





C.Beccalossi con Vittorio Nicola Rangeloni

Ultimo aggiornamento Giovedì 27 Giugno 2024 00:53
 

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