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Mercoledì, 03 Luglio 2024
Inaugurato nuovo tratto della due mari, Ceccobao: ''Continua la marcia''. PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Arno   
Mercoledì 07 Marzo 2012 12:27


“Continua la marcia di avvicinamento verso il completamento della Siena-Grosseto. L’inaugurazione di questo lotto è significativa perché ci porta oltre la metà del percorso”. L’assessore regionale a infrastrutture e mobilità Luca Ceccobao ha commentato così l’apertura di un nuovo tratto della Due Mari avvenuta stamani a Civitella Paganico: oltre 7 km a quattro corsie più il nuovo svincolo di Paganico, che portano a 37 Km su 63 i tratti di strada già riammodernati e percorribili.
“Gradualmente – ha aggiunto nel corso della cerimonia di apertura al traffico del tratto – quest’opera ci mostra i benefici che apporterà a questi territori in un’ottica non solo regionale ma nazionale. Quando sarà completata, quando cioè sarà possibile muoversi in un’arteria di questo tipo, a quattro corsie, dal Tirreno all’Adriatico, l’economia riceverà un impulso positivo fortissimo. Non sono però più tollerabili i ritardi che si sono registrati troppe volte in passato. Ogni energia deve essere mobilitata verso questo obiettivo, valutando, in una fase di carenza di risorse pubbliche, anche strade e soluzioni diverse, a partire dal project financing”.

«A undici anni dall’inizio dei lavori per l’adeguamento della Grosseto-Siena – ha dichiarato stamani alla cerimonia d’inaugurazione del 3°lotto il presidente della Provincia, Leonardo Marras - non è ancora il momento del brindisi vero e proprio. Quello odierno è senza dubbio un giorno di festa, perché con l’apertura al traffico del terzo lotto raggiungiamo i 45 km raddoppiati sui 70 totali, ma dobbiamo ricordare che l’adeguamento di questi ultimi 7 chilometri è iniziato nell’ottobre del 2007. Cioè a dire quattro anni e mezzo fa.Ad oggi siamo in attesa dell’inizio dei lavori nel macro-lotto centrale, che l’Anas ci dice essere imminente, ma siamo anche in attesa dello stanziamento dei 250 milioni di euro che ancora servono per finanziare i lotti 4° e 9°. C’è un evidente scarto tra quello che dovrebbe essere e la realtà: non è infatti possibile che si continuino a progettare opere pubbliche strategiche affidandone il finanziamento al capriccio della sorte, sotto le mentite spoglie di provvedimenti collegati in modo precario a ogni singola finanziaria.Dal Governo Monti, che su alcune cose è effettivamente riuscito a produrre innovazione istituzionale, ci aspettiamo a questo punto una rottura di continuità con una simile logica, e scelte di programmazione coerenti con l’individuazione delle risorse che servono a concludere quest’opera. Almeno nel tratto da Grosseto a Siena.A questo proposito – conclude Marras – voglio chiarire sin da oggi che per la Provincia di Grosseto non sarebbe accettabile privatizzare, sic et simpliciter, questo pezzo di Due Mari una volta che sarà stato adeguato, regalandolo a chi si è candidato a completarne il tracciato con il project financing. Tre quarti della tratta da Grosseto a Siena sono stati finanziati integralmente con risorse pubbliche, e penso che anche gli ultimi due lotti debbano essere finanziati dallo Stato»


Il nuovo lotto
Il lotto inaugurato oggi è costato 60 milioni in virtù dei quali si sono realizzati 7,3 km di strada a quattro corsie, un ponte di 70 metri, due viadotti e una galleria artificiale di 210 metri. Inoltre è stato realizzato lo svincolo di Paganico nord che consentirà di collegare la E78 con l’abitato di Paganico, con l’entroterra della Val d’Orcia e del Monte Amiata nel versante est, con le colline Metallifere e il comune di Roccastrada nel versante ovest. I lavori per realizzarli sono durati tre anni e mezzo. Ora, sul tratto Siena-Grosseto, i riflettori si spostano sul macrolotto 5-6-7 per il quale nei prossimi mesi partiranno i lavori. Con i suoi 271 milioni sarà il più grande cantiere aperto da Anas in Toscana.

La Due Mari
Della Due Mari si parla dalla fine degli anni Sessanta. All’epoca risalgono i primi progetti di massima: 270 chilometri da Grosseto a Fano, passando per Siena, Bettolle ed Arezzo e poi, una volta usciti dalla Toscana, da Città di Castello, la valle del Metauro ed Urbino. Ad oggi ne sono però percorribili solo 127 e tra progetti ancora da finanziare ed altri ancora da approvare in tutto servirebbero 3 miliardi e 900 milioni per completare il corridoio. L’Anas si sta impegnando a ridisegnare, d’accordo con gli enti locali, parte del tracciato attorno anche ad Arezzo.
Il project financing è la strada imboccata per completare l’opera: già si sarebbero fatte avanti alcune aziende. Ma se la Due Mari entrasse nelle rete europea tern T si potrebbe aggiungere anche ulteriori risorse da Bruxelles. Vista appunto l’importanza strategica dell’intervento. E questo è, in questa fase, l’impegno della Regione.

nove.firenze.it
 

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