L'Arno rappresenta ancora un pericolo, dopo l'alluvione del 1966.

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Mercoledì, 03 Luglio 2024

L'Arno rappresenta ancora un pericolo, dopo l'alluvione del 1966.

Scritto da Giuseppe Arno

Domenica 06 Novembre 2011 12:46

Firenze. L'allerta è fin troppo esplicita e riguarda proprio il fiume che attraversa Firenze, negativo protagonista di quel 4 novembre 1966 che sarà sempre ricordato per gli enormi danni che provocò. Perchè pericolo dell'Arno "c'è ancora", come ha confermato il capo della della Protezione civile Franco Gabrielli, che ha partecipato ieri ad un convegno presso l'Università di Firenze.

"Già il fatto che oggi la tecnologia - ha spiegato Gabrielli - consenta stati di preallerta al di sopra delle dodici ore invece che di sei, consente di mettere in piedi meccanismi di protezione per la salvaguardia delle vite e anche di beni storici importanti e significativi. Però, se a distanza di quarantacinque anni il problema a monte con le casse di espansione non è stato ancora risolto, sicuramente non è un problema della Protezione civile".

"Le aree recentemente alluvionate in Liguria e in Lunigiana impongono una riflessione profonda, una svolta nel modo di affrontare il rischio alluvionale", ha aggiunto Giorgio Valentino Federici, docente ordinario di Costruzioni idrauliche presso l'ateneo fiorentino, e organizzatore del convegno a cui ha partecipato anche il prefetto Paolo Padoin.

"Oggi si impone un diverso atteggiamento dei cittadini, delle imprese, della società rispetto al rischio idrogeologico. Le resistenze ad accettare vincoli di uso del territorio - ha proseguito il professor Federici - l'insistenza a voler costruire malgrado tutto in aree a rischio, le pressioni sui Comuni e sulla politica, hanno prodotto le devastazioni e le condizioni di fragilità evidenti ormai a tutti, e che si rivelano ad ogni evento. La politica deve indirizzare il processo e cambiare priorità e modalità di interventi".
toscananews24.it